Quando il telemarketing era fatto a mano
Corrado Landolina • 17 agosto 2021
comporre manualmente ogni numero telefonico da contattare consentiva riflessione e preparazione personalizzata.

c'era una volta lo slow-telemarketing..
una schiera di operatori inseriti in "cabine" insonorizzate con telefoni a tastiera e fogli di carta (lead-sheet) che sarebbero poi stati inseriti dal reparto data-entry nei computer centrali del reparto EDP [e parliamo di circa 35 anni fa']. Tutto artigianale, spesso improvvisato nelle strutture MA sempre professionale nella comunicazione. Il punto di forza era sempre o quasi solo la comunicazione
dei TeleOperatori ben formati, ben motivati, professionalmente preparati e spesso equiparati a TeleAttori in grado di rappresentare aziende e prodotti al meglio nei pochi minuti di comunicazione che lo strumento consente di avere.
Era su questo PLUS
che si giocava il successo e la redemption di azioni di telemarketing; era tutto pensato sullo SCRIPT di dialogo personalizzato e fatto proprio da ogni Operatore, dai TONI e TIMBRI di voce, dalle pause alle variazioni di tonalità di voce ma soprattutto dalla "lenta e ponderata" preparazione al contatto.
la verifica dell'anagrafica dell'azienda e la tipologia di attività fino al ruolo del DecisionMaker da contattare erano tempistiche possibili durante la composizione del numero, rigorosamente a mano sulla tastiera del vecchio "pulsar".
Al di là della metafora, il significato di slow-telemarketing
che era insito nel passato resta una strategia applicabile anche oggi se si persegue la qualità e l'eccellenza nel contatto e non soltanto la produttività di contatti senza una giusta valutazione dei Leads.
Sia nell'Out come nell'In-Bound le piattaforme CRM e gli applicativi trasferiscono le calls immediatamente alla chiusura del contatto, favorendo malauguratamente la ripetitività dei dialoghi e la spersonalizzazione del contatto non potendo individuare le argomentazioni soggettive per ogni interlocutore.
Chi ha puntato sull'umanizzazione del telemarketing
è sopravvissuto chi non lo ha fatto ha spesso lasciato il passo.




